“OBLO’” xilografia 55x65 cm.
Anno 1953 numerata 6/XXX
La xilografia di Marangoni, appartiene alla collezione artistica che l’Università degli Studi di Trieste ha acquisito nel 1953 patrocinando l’Esposizione nazionale di pittura italiana contemporanea. Erano gli anni della ricostruzione della nazione, anni in cui le ferite e gli orrori della troppo recente guerra, in una terra di confine duramente contesa tra opposte ideologie, non saranno mai dimenticate.
Ecco quindi che attraverso l’arte sono stati salvati i valori fondanti la società civile, sono stati raccolti a futura memoria i sogni, le speranze, i ricordi come anche gli incubi di carattere espressionista di tutta una nazione.
In questo contesto si colloca “oblò” opera monocromatica, xilografia, dove il lavoro manuale, l’attività fisica dell’intaglio della matrice, simboleggia il legame ideale dell’artista con il lavoro dei carpentieri e dei metallurgici dei cantieri navali; ma pure rappresentazione interiore di una terra dove il lavoro è diviso tra la salsedine della laguna e gli arbusti rocciosi del Carso, terra avara che ha favorito la migrazione dei lavoratori verso la nascente industria. Terra di lavoro duro ma anche di spiritualità intensa, vicina ad Aquileia, come pure terra di incontro e convivenza di etnie diverse e molteplici divise forzatamente dall’illusione ideologica.
Il tono tenebroso dell’opera richiede una visione ravvicinata ed attenta ai molteplici dettagli, allora si scoprono gli operai attraverso gli oblò della costruzione navale che diventa un tutt’uno, dove il metallo della nave sembra assorbire i tessuti dei lavoratori, affacciati verso l’esterno ma come intrappolati dal metallo stesso che li trattiene a richiedere la loro vitalità risucchiata nel lavoro trasformandoli in ingranaggi meccanici a servizio della vana illusione e delle disattese promesse offerte della modernità.
Trieste
Redatto dal Dott. Paolo Benedetti
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRIESTE
Ripartizione Inventari e Cassa
Pubblicato sul catalogo della mostra novembre 2003